Vola, Caniggia vola…

Vola, Caniggia vola…

Pochi mesi fa, un’amichevole tra vecchie glorie di Brasile e Argentina ha fatto scalpore per il falso Caniggia che zampettava per il campo. Parrucca bionda e andatura dinoccolata, il “sosia” non è riuscito a ingannare nessuno. Ora gli organizzatori dell’evento, che avevano pensato a questa genialata per ovviare alle molte defezioni, dovranno rimborsare i soldi del biglietto a tutti i presenti.

Poco importa. L’episodio è servito a ricordarmi di lui, Claudio Paul Caniggia, una sorta di gaucho lombardo ante litteram. Per qualche tempo, infatti, il “figlio del vento” ha unito i cuori degli abitanti di un Paese che può contare sulla vastità delle pampas con quelli degli uomini duri che popolano le fiacche asperità delle Orobie.

“Vola, Caniggia vola, elimina l’Italia e portaci in Europa, col sachelì de coca…” è l’indimenticabile coro della curva atalantina che ancora oggi riesce a commuovere chi la frequentava una ventina d’anni fa.

Velocissimo, con il corpo leggermente proteso in avanti durante la corsa, tagliava in due le difese avversarie come un coltello tiepido affonda nel burro. Uno spettacolo.

Ancora oggi, però, mi chiedo chi fosse il suo parrucchiere. Non per altro, solo per chiederne, a posteriori, la radiazione dall’Albo…

9 commenti

    • Per Marisa intendi Stromberg? Quello che scavalcò le recinsioni durante una partita e prese per il collo un tifoso che lo chiamò, appunto, Marisa?
      Guarda che secondo me lui legge questo blog!!! :)

    • Che nessuno mi tocchi Glenn “Grant” Stromberg, uno dei più grandi giocatori a vestire la maglia nerazzurra…

  1. Ricordo un suo gol di testa in Milan-Atalanta della stagione 89-90. Una delle pochissime trasferte a cui ho partecipato. Il vantaggio ci fece esultare per qualche minuto poi, un certo Van Basten, rimise le cose a posto con una tripletta. E il nostro Claudio si fece anche espellere….
    Ma quella era un’altra Atalanta, con altre ambizioni, campioni e potenzialità.

  2. Sono sempre stato un grande ammiratore di el Pájaro, da quando lo vidi correre alla velocità del vento con la albiceleste nel Monumental a fine anni ’80 e piango ancora per il 2002… non solo perché fummo eliminati in prima fase, ma perché lui non poté giocare.

    • Indimenticabile un Atalanta – Roma 3 a 0 del 1990 (mi sembra), con un golazo di Caniggia (che fece un partitone).

  3. Io di Caniggia, da antico frequentatore del tempio della pedata orobica, rammento di come arrotolava i fianchi dei calzonicini in maniera assolutamente inguardabile per poter liberare la falcata. I capelli tanto vistosi e di impatto platinettato e la mise dei pantalonicini farebbero immaginare chissà quali strambe esultanze ad un goal… invece no. Molte volte nemmeno le braccia alzate, solo un sorriso.

  4. Grande Caniggia a grande Atalanta in quei tempi…
    ricordo l entusiasmo che suscitava quando si lanciava in cn la macia in folle, in discesa, dalla Roncola…:))
    Ricordo, vero il 38o minuto,,,si fermava sempre a Almenno, per un caffe macchiato-corretto (con che cosa non si e’ mai venuto a sapere) ma una volta fuori ,,raggiungeva il Lazzaretto in 5″ 45 ” saltellando con una gamba sola..!?!?…Che fuori…classe!!!
    Non ne esistono piu’ cosi oggi.
    Certo che la pugnalata che ci diede a Napoli (semi finale Coppa del Mondo..) ancora fa male…:)) fummo costretti gita a Bari…senza sorriso..:)

    Saluti da SInga e pore
    W Bergamo , L Atalanta, !!!!

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