Va la nave in Argentina

Va la nave in Argentina

In un Paese come l’Italia, così ancorato a tutto ciò che è vecchio e rassicurante e, di conseguenza, così chiuso ad ogni sperimentazione e novità, la trasmissione televisiva “Non Stop”, in onda alla fine degli anni Settanta, fu una ventata d’aria fresca, imprevista e inebriante.
Oltre a non avere un conduttore (e da lì il sottotitolo “Ballata senza manovratore”), per la prima volta in Italia un varietà televisivo veniva ideato senza seguire i tempi classici del teatro. Il ritmo del programma, infatti, era pensato solo per la televisione. Il successo di “Non stop” fu decretato anche dalla presenza di comici e cabarettisti, in gran parte esordienti, che negli anni seguenti sarebbero diventati delle vere star della comicità italiana. Tra loro vi erano: Verdone, Troisi, I Gatti di Vicolo Miracoli, I Giancattivi, Zuzzurro e Gaspare.

“Va la nave in Argentina, vola bianca colomba vola che di mamma ce n’è una sola. Va la nave in Argentina!” era il motivetto che introduceva gli sketch dei Giancattivi (Francesco Nuti, Athina Cenci e Alessandro Benvenuti), forse i più imprevedibili e irriverenti di tutto il gruppo di nuovi comici.

Quale sia l’origine di quella sigla proprio non lo so. Di una cosa però sono certo: se vuoi parlare di rottura con il passato, di una nuova avventura da intraprendere, di nuovi orizzonti da scoprire e territori da esplorare, e ricerchi una metafora che contempli il viaggio, magari su una nave, dove vuoi che vada quella nave se non in Argentina?

4 commenti

  1. Ciao, ragazzi. Scusate se lascio solamente ora il mio primo commento, ma non posso tacere ricordando “Non Stop”. Ne è passato di tempo, e nel frattempo mi sono ritrovato vecchio e nostalgico. Ho nostalgia di quel tempo, ormai lontano, nel quale era consuetudine rompere gli schemi e sperimentare. Per me, e per molti altri, è sempre stato rassicurante ciò che per la maggioranza silenziosa è stato terrorizzante. Purtroppo, anche guardando Zelig, ho la prova di che ha vinto in questo paese. Grazie ancora, per questo romantico pezzo. Va la nave, in Argentina…….

  2. Il motivetto me lo ricordo perfettamente, come se fosse ieri… Ancora oggi, all’improvviso, mi torna in mente e devo canticchiarlo… Operazione nostalgia riuscita in pieno. Bravo Gaucho!

  3. Chi mi sa dire che fine hanno fatto i componenti dei Giancattivi? A parte Nuti che passa da una depressione all’altra… ma la Cenci? e il Benvenuti?

    • Fino a poco tempo fa Benvenuti era l’unico di cui si poteva parlare (tutt’ora fa teatro, musica e qualcos’altro) poiché Nuti non si è mai ripreso dalla depressione nera che l’ha colpito intorno al 2000 fino a rimanere, a causa di un non meglio specificato incidente, sulla sedia a rotelle senza muoversi ne parlare. Per la Cenci temevo il peggio poiché sembrava che dopo l’emorragia celebrale del 2001 o giù di li, non si fosse più ripresa ed invece dopo 14 anni di assenza pare stia tornando a calcare le scene. Insomma, Benvenuti a parte, pare che al nome dei “Giancattivi” sia legata una certa qual aura di sfortuna… se si considera che prima dell’avvento di Nuti il posto di terzo giancattivo era di un comico che ha dovuto abbandonare il gruppo per le sue condizioni di salute (morì poco dopo).

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