Roberto, tu sei pazzo…

Roberto, tu sei pazzo…

Sono le 4 del mattino e Roberto dorme profondamente, sogna la campanella della scuola ma è il telefono che squilla. È uno sconosciuto che chiama dall’altra parte del mondo. Anziché investirlo di insulti irripetibili, l’istinto gli consiglia di ascoltare cosa ha da dire questo argentino che si presenta come il Doctor Ferrer.
Tutto ciò avveniva una ventina di anni fa. Non so se è ancora così ma all’epoca gli industriali argentini potevano rinviare di 25 anni il pagamento delle tasse investendo in sviluppo e agricoltura. Proprietario di una grande azienda e appassionato di vino, il Doctor Ferrer voleva unire l’utile al dilettevole: risparmiare sulle tasse e produrre un vino da favola. Per questo chiamò Roberto: era deciso a scoprire il miglior terroir al mondo in Argentina.

Accompagnato da Manuel Ferrer, il figlio del Doc, Roberto inizia la sua ricerca. Dopo tre mesi di vano cercare, un giorno un vecchio contadino dà loro una dritta. Si ritrovano su una strada sterrata nella zona di La Consulta, verso la Cordillera de los Andes. Al termine della strada, Roberto intravede una vite tra un groviglio di arbusti ed erbacce. Era malbec e quel vigneto aveva almeno ottant’anni. Roberto fa un respiro profondo e dice: “Manuel, ti fidi di me? Compra questa terra”. Uno strano sorriso appare sul viso di Manuel: “Roberto, vos estás loco”.

Dotato di un talento innato, Roberto Cipresso è uno dei migliori winemaker al mondo. Nel 2005, la rivista “Wine Spectator” (la più autorevole del settore) ha premiato il suo Malbec Finca Altamira 2003 con 96/100, assegnandogli il titolo di miglior vino del Sud America. Lunga vita ai pazzi come Roberto.

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