Sono numerose le fotografie scattate alla fine degli anni 70 che li ritraggono insieme.

Sembravano gemelli: stessa età, stessa altezza, entrambi brevilinei e la medesima chioma riccioluta a metà tra i Cugini di Campagna e Riccardo Cocciante. Lui è Jorge Horacio Cyterszpiler. L’altro è Diego Armando Maradona. Un’amicizia nata sulla strada, da ragazzi, che diventò legame professionale quando Diego chiese all’amico di diventare il suo procuratore. Fu così che Jorge divenne l’attore principale delle tappe fondamentali della carriera di Diego: il passaggio dall’Argentinos Juniors al Boca, il trasferimento milionario al Barcellona e quello ancora più ricco dai catalani al Napoli.

Una vita ad alta densità quella di Jorge. Ricca di eccessi e di emozioni forti, ma anche drammatica e tormentata. Un fratello calciatore morto giovanissimo e la poliomelite a renderlo zoppo. Di contro, non gli mancarono mai sesso, droga & rock’n’roll – con una marcata prevalenza dei primi due.

Il ricordo più vivido che ho di lui, lo devo agli insuperabili giornalisti sportivi della Rai di quegli anni, mai abbastanza rimpianti per le mirabolanti gaffe che regalavano a getto continuo. Ogni qual volta pronunciavano il suo nome era puro delirio: Cisterpiller, Cistperiller, Cispertiller. Una volta, un inviato da Napoli lo chiamò Ciaisterpailer.

Già la vita è difficile se ti chiami Basile o Vitali, figurati se hai un cognome polacco di dodici lettere, di cui otto consonanti e una y…

Il 7 maggio 2017, nel giorno in cui Diego Armando Maradona è tornato ad allenare, Jorge Cyterszpiler ha messo fine alla sua vita gettandosi dal settimo piano di un albergo di Puerto Madero, a Buenos Aires.