Capitani coraggiosi

Capitani coraggiosi

Che il dio del pallone sia argentino è un dato di fatto. Almeno da quando il mondo non è più in bianco e nero.

Prima si chiamava Diego, veniva dai sobborghi e fu adorato dagli abitanti dei porti e delle strade più polverose così come dagli esteti più esigenti e raffinati dei quartieri alti.

Adesso si chiama Lionel e forse viene dal cielo.
Le leggi dello spazio e del tempo sono state riscritte per lui, la balistica ora ha una nuova accezione. Le muse della danza e della poesia restano senza fiato nel vederlo librarsi leggero sui manti erbosi dedicati a Eupalla, il dio progenitore del calcio, come lo chiamava Gianni Brera. Oltre le nubi lo applaudono anche Nureyev e Nijinsky.

Ma essere il Capitano di una squadra è ben altra faccenda, soprattutto se parliamo di una nazionale la cui divisa è bianca e celeste. È una questione di cuore e testicoli. Il carisma e il coraggio sovrastano la tecnica e il talento. Il grido belluino con cui inciti i compagni prima della battaglia è assai più importante di un colpo di tacco che disorienta il tuo avversario.

Ecco perché, dopo aver visto la finale dell’ultima Coppa America, penso che la fascia di Capitano debba essere stretta saldamente a un braccio indomito e guerriero. Il mio amore calcistico per la “Pulga” resta intatto ma credo che Capitano debba essere scritto sempre con la C maiuscola.

Sono certo che anche Rudyard Kipling la penserebbe così.

10 commenti

  1. Ciao, ragazzi. Mi dispiace, perchè mi sembra un bravo ragazzo, ma penso che Messi ed il coraggio non abbiano nulla a che spartire. Lionel è intelligente, oltre ad essere bravo, e lo sa. Questo lo rende comunque un vincente simpatico.

    • Estimado Igor, io non penso si tratti di mancanza di coraggio. Bisogna averne tanto per fare certe cose in un campo da calcio e non cadere mai (guarda questo video: https://goo.gl/7I2Kmu ).
      Secondo me a Messi manca il carisma e la capacità di godersi ed imporre la sua grandezza.

  2. Condivido appieno!!
    I capitani devono avere le palle.
    Sappiano fare spogliatoio quando serve veramente,facciano crescere il gruppo e siano una spalla per il mister soprattutto nei momenti peggiori.
    Aldilà dell’indiscusso talento penso che dietro Messi e gli innumerevoli sponsors, come citava quel film: “sotto il vestito… niente!”
    Ps. Come capitano ho in mente un certo Javier Zanetti… lo so, sono abituato troppo bene!)

    • Querido Giacomo, secondo me, nel caso di Messi, più che agli sponsor bisogna “ringraziare” l’incapacità degli ultimi allenatori della nazionale argentina (in primis colui che fu il più grande giocatore del mondo), che non sapendo gestire le mancanze de La Pulga cercano la soluzione nel problema. Questo ragazzo ha bisogno di giocare a pallone, non di essere un referente, e se accanto a lui c’è un tale Javier Mascherano…

  3. Franco Baresi. Paolo Maldini. Javier Zanetti. Al di là del tifo, questi erano capitani con la C maiuscola. Lo stesso Maradona, a suo modo, fu un capitano carismatico per il Napoli e la sua nazionale…

  4. Il capitano si carica la squadra sulle spalle, nei momenti difficili è colui a cui puoi passare la palla perchè sai che non avrà paura di fare la cosa giusta. Sa incitare i compagni più timorosi e affrontare gli avversari più agguerriti senza abbassare mai lo sguardo. Pochi giocatori hanno questa caratteristiche, innate e non assimilabili. Le squadre con un simile capitano sono squadre vincenti.
    Diego era un capitano, Leo un meraviglioso campione che forse la fascia dell’albiceleste pesa troppo….

  5. Condivido tutti i commenti.
    Un grande Capitano lo si riconosce e ricorda per Carisma, Coraggio, & Co…..siddetti, quando serve.
    Lionel grandissimo talento ma non sara’ mai capitano a mio modesto avviso, proprio per lasciarelo libero di esprimersi come un vero Campione

    Ricordi in bianco nero:
    Da Gobbo, con ormai tante gobbe alle spalle, mi ricordo ancora un Derby in cui il mitico Capitano “Furia ” Furino, in barriera con Caricola.(…Caricola.!?!.Cazzzo e’ Caricola!?!?.:) che era un metro piu’ alto di lui, si incazzo talmentne tanto e fece il cenno di mollargli un cazzotto in faccia perche’ non si posizionava come Zoff voleva…
    Dopo Scirea, un capitano Gentiluomo;, Furino, Un piccolo, Grande Capitano .
    Capitano Mio Capitano!!

    • Mi ricordo perfettamente l’episodio che citi su Furino. Sembrava posseduto dal demonio! Scirea un capitano eccezionale.
      Da milanista li ho ammirati entrambi.

    • Ehi Bobby! Se la memoria non mi tradisce, non si trattava di Caricola (sei un grande, quasi non ricordavo della sua esistenza!) ma di Prandelli (allora giocatore della Juve), a Firenze…

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